domenica 30 marzo 2008

J. GNILKA, Gesù di Nazaret. Annuncio e storia, Paideia, 1993, p. 420

Gnilka è uno dei “mostri sacri” dell’esegesi storico-critica cattolica (è stato anche membro della Commissione Teologica Internazionale). Nell'arco della sua lunga e onorata carriera accademica, egli ci ha offerto eccellenti commentari ai vangeli di Matteo e di Marco, nonché diverse opere sul cristianesimo primitivo e sulla teologia del Nuovo Testamento.
Qui siamo di fronte al frutto più maturo della sua indagine storica su Gesù.
Un lavoro di grande completezza ed equilibrio. L’unica pecca è che, nonostante essa sia comparsa nei primi anni Novanta (nel 1990 la prima edizione, nel 1993 la seconda), l’opera ha tutta l’apparenza di un lavoro di almeno dieci prima.
Gnilka porta avanti le sue analisi come se il mondo degli studi storici e neotestamentari coincidesse più o meno con i confini accademici tedeschi, come cioè se autori dell’importanza di Sanders, Horsley, Borg e Crossan nemmeno esistessero.
In sostanza, Gnilka sembra non avere alcuna confidenza con l’esegesi anglofona e, in particolare americana. Benché io abbia letto (in un libro di Hans Kung, mi pare) che la ragione di tale limitazione dovrebbe essere di natura squisitamente linguistica, faccio però fatica a concepire la possibilità che un così grande studioso non riesca proprio a masticare nemmeno il fondamentale Jesus and Judaism di Sanders, nemmeno prendendosi cinque anni di tempo per leggerlo!
Io, che sono un essere umano di limitatissimo ingegno, pur non andando certo a nozze col tedesco, riesco però a tradurre un saggio di venti o trenta pagine nell’arco di un paio di settimane.
Ad ogni modo, una volta che ci si sia messi l’anima in pace per quanto riguarda l’isolamento culturale di Gnilka, la sua monografia rimane pur sempre un lavoro classico e di grande valore, da raccomandare senza esitazione .

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