Vorrei però lamentare la timidezza della editrice Paideia nell'aver reso il titolo con lo scialbo Come Gesù divenne Dio, perdendo un'ottima occasione per rompere la seriosa monotonia del suo (ottimo) catalogo. Pur non essendo io traduttore, mi sembra infatti che il colore dell'espressione "how on earth", sarebbe meglio reso da un "ma come caspita" o "ma come cavolo".
E dal momento che tali traduzioni non sarebbero purtroppo riuscite a conservare la felice ambiguità di "earth" (come Gesù divenne un dio sulla terra - peraltro la prima volta che mi ci sono imbattuto, anni addietro, ho temuto che Hurtado intendesse ricondurre la divinità di Gesù alla sua proclamazione pubblica!), avrei rotto ogni indugio e sarei passato ad un bel:
ma come cazzo, anzi, ma come stracazzo Gesù divenne un dio?
5 commenti:
ma forse un titolo del genere avrebbe hurtado qualcuno...
(veramente pessima)
Osservazione più che corretta, andrebbe segnalata alla casa editrice. Per la curiosità di conoscere la risposta...
Forse un gioco di parole, per quanto vagamente accennato, avrebbe potuto essere: Ma Come "Diavolo" Gesù Divenne un "Dio"? Comunque, dopo la tua battuta di "hurtado" non puoi cassarmelo :-)
Altra domanda: poiché il nome del buon Larry H. non compare nella tua lista di papabili per il "best Jesus scholar", significa che è una schiappa o che non soddisfa il tuo gusto?
Grazie, ciao!
Caro anonimo amico,
Hurtado non è nella lista (che peraltro non è ovviamente esaustiva) non per sua inettitudine né perché sia sgradito al sottoscritto (molti nomi nella lista lo sono!), bensì per la semplice ragione che il Gesù storico non rientra tra gli oggetti della sua ricerca, che sono invece la nascita della cristologia e questioni di critica testuale.
Che io sappia, l'unico contributo di Hurtado in tema di ricerca sul Gesù storico è: "A Taxonomy of Recent Historical-Jesus Work" in W.E. Arnal - M. Desjardins, Whose Historical Jesus?, Wilfried Laurier University Press, Waterloo, 1997, pp. 272-295 - e che consiste in una rassegna dei lavori di Sanders, Vermes, Witherington, Meier, Borg, Crossan, Horsley, Freyne, a cui seguono le sue considerazioni sullo stato e le prospettive della ricerca.
A ciò si potrebbe anche aggiungere un pugno di pagine dedicate a Gesù nel suo libro "Lord Jesus Christ" (cfr. Signore Gesù Cristo, Paideia, pp. 65-76), ma si tratta comunque di poca roba per entrare nella mia hitlist!
A questo punto, per misurare la validità degli argomenti proposti, potremmo chiederci se la serie di conferenze tenute dall'autore abbia incontrato il favore dei giovani rampolli (e vecchi rabbini) della Ben-Gurion University di Beer-Sheva, o se al contrario sia stato trattato come (just another) scialbo apologeta cristiano. Ciao.
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